Martedì 28 settembre è stato presentato al pubblico, nel salone di Palazzo Gaifami, sede della Croce Bianca di Brescia, il dipinto “Ritratto di dama” di Francesco Paglia. Acquistata nel 2018 alla Casa d’Asta Pandolfini di Firenze dal gallerista Massimo Minini, già presidente di Fondazione Brescia Musei, l’opera è stata poi donata nel 2020 al Comune di Brescia.
Il capolavoro del Paglia, olio su tela della seconda metà del XVII secolo, dopo un attento e accurato restauro, è stato consegnato da parte della Fondazione Brescia Musei alla Croce Bianca di Brescia con un accordo di comodato gratuito temporaneo. In questo modo il dipinto sarà fruibile dalla cittadinanza e restituito ad essa, concretizzando l’auspicio di Massimo Minini che l’opera potesse essere visibile in modo permanente.
Nel panorama del Seicento bresciano il ritratto della dama di casa Martinengo (probabilmente la Contessa Fulvia) recuperato da Massimo Minini (sull’indicazione di Luciano Anelli) sul mercato antiquario di Firenze tre anni fa, rappresenta egregiamente il profondo rinnovamento che il grande caposcuola bresciano Francesco Paglia (1635-1714) infonde tornando da Bologna, presumibilmente nel 1666, alla ritrattistica locale attardata su schemi del tardo manierismo. La solennità dell’impostazione, la magnifica resa dei tessuti preziosi, la ricerca di una luminosità rinnovata, ne fanno un esemplare di altissimo livello di ritrattistica aulica.
Anelli Luciano