…dal 1890
La nascita di Croce Bianca è da attribuire ad un grave incidente occorso nel 1889 ad un familiare di un noto professionista, che morì prima di ricevere le cure di un medico, che non poté prestare la sua opera per le norme ospedaliere che gli proibivano di allontanarsi durante il turno dall’ospedale. Il fatto suscitò molto scalpore, facendo nascere l’idea di dar vita a questa associazione. Croce Bianca viene fondata il 6 ottobre 1890 dal dott. Tullio Bonizzardi, che ne scrisse lo Statuto.
La leggenda narra che “nel 1884 nei pressi dell’attuale P.zza Vittoria, angolo Via IV Novembre, esisteva un’osteria detta delle Piantine dove i vetturini ed i carrettieri si fermavano a far riposare i cavalli. A quel tempo gli orari di lavoro erano assai lunghi (12/14 ore) e molti erano gli incidenti, soprattutto nel settore dell’edilizia.
Queste persone, essendo le uniche ad avere un mezzo con le ruote, decisero di trasportare gli infortunati gratuitamente”.
La prima sede è nel palazzo Broletto ma subito ci si trova a dover fare i conti con una cronica carenza di mezzi finanziari che spinge verso il dialogo diretto con le istituzioni e la cittadinanza, caratteristica ricorrente nella vita del sodalizio. Fin dai primi mesi di vita Croce Bianca si presenta come l’Associazione amica che, preoccupandosi della parte più debole della popolazione, sa meritarsi la stima e l’affettuosa riconoscenza della popolazione intera.
Nel 1891 viene pubblicato l’Elenco dei Soci: sono 190. I militi volontari per la pubblica assistenza entrano di fatto a dare il loro prezioso contributo dal 9 Dicembre. Fino ad allora l’organico era formato esclusivamente da medici ed infermieri. Oltre alle adesioni dei soci, iniziano subito quelle dei militi che s’identificano con il nome di “Corpi Volontari della Pubblica Assistenza”, affiancato al nome di “Croce Bianca”. Per gli aspiranti volontari si organizzano corsi di preparazione.
Ai primi del Novecento l’Associazione conta circa 400 iscritti, fra militi e soci. I vecchi soci erano sostenitori finanziari e si riunivano nei locali del Broletto. I volontari, proprio come ora, erano organizzati in squadriglie ed in turni. Anche allora il servizio copriva tutto l’arco del giorno e della notte. I militi attendevano che il telefono squillasse per accorrere sul luogo e per portare soccorso.
Negli anni anni 1913-14 s’intrecciano i rapporti con la Croce Rossa ed i Pompieri, per poter frequentare i rispettivi corsi di istruzione e per aiutarsi durante i servizi di soccorso. Nel 1914 Croce Bianca viene eletta Ente Morale e viene inaugurata la prima autolettiga, la bresciana Züst, che costa 12.000 lire (i servizi in passato erano effettuati a piedi ed in bicicletta).
Fra il 1915 e il 1920, durante la Prima Guerra Mondiale, Croce Bianca offrì tutto quanto poteva per il fronte ed il soccorso. Nel 1920 vengono effettuati 1900 servizi. Nel 1928 vengono stampate le dispense del corso teorico – pratico del dottor Briosi, anima dell’associazione per circa 30 anni; diceva ai suoi militi “… Siate buoni e pazienti con tutti …. Il dolore non ha leggi e non ha classi sociali …”.
Nel 1944, per ordine della Prefettura, Croce Bianca viene privata di tutto, ambulanze comprese, ed i militi ridotti di 30 unità, ma l’anno successivo riesce a riorganizzarsi, grazie ai mezzi propri di cui è dotata e con 5 nuove ambulanze, 3 autisti stipendiati, un impiegato ed una guardarobiera. Nel 1946 s’istituisce un corpo interno di medici.
Nel 1950, l’Associazione riceve la medaglia di Bronzo al Valore Civile per l’intervento nel Polesine. Nello stesso anno viene approvata dal Consiglio Direttivo la proposta di organizzare una giornata per la propaganda e la raccolta fondi che è tuttora in essere. Si apre così per Croce Bianca un lungo periodo di costante crescita, sostenuta da un graduale progresso nel servizio reso alla città che si traduce in un continuo aumento del numero degli interventi, in un progressivo ammodernamento delle attrezzature e alla crescita dell’autoparco, in un graduale incremento dei rapporti con gli enti pubblici e le organizzazioni assistenziali che segue l’evoluzione del sistema sanitario in via di razionalizzazione.
Per decenni il sacrificio silenzioso di benefattori, amministratori, medici e militi ha dato all’Associazione la forza umana e finanziaria necessaria per progredire, rimanendo sempre al passo con i tempi e le nuove tecnologie.
Nel 1979 fornisce aiuti al Comune per la gestione del servizio di guardia medica festiva (fino al 1983). Si aprono le sedi di Pontevico, Montichiari e Orzinuovi.
…ad oggi
L’area scelta è nelle immediate vicinanze della tangenziale Sud e del casello autostradale di Brescia Centro. Ciò consente alle autoambulanze di raggiungere rapidamente le località in cui sono chiamate ad intervenire ed essendo affacciata lungo un’arteria di grande passaggio offre un segno evidente e concreto della propria presenza nel contesto cittadino. L’edificio è costituito da due piani fuori terra: al pianoterra trovano posto tre autorimesse per autolettighe ed una vasta sala da utilizzare per attività didattiche e formative. Nel corpo ad est ci sono quattro garage, il magazzino sanitario, l’officina attrezzata, la Direzione Sanitaria, lo spogliatoio per gli autisti effettivi. Al primo piano la sala operativa, un grande soggiorno ed ampie camerate con relativi servizi per i militi. La sede è stato costruita con le più avanzate norme antisismiche, per dare modo a Croce Bianca, in caso di tale calamità, di essere sempre operativa in una base senza danni. Nell’area adiacente sono possibili atterraggio e decollo di elicotteri.
Dall’anno 2000 la sede decentrata di San Polo è diventata il punto di partenza di tutti i servizi dell’Associazione, con lo spostamento del centralino e del Comando dalla sede storica, che mancava di strutture indispensabili come il parcheggio per i volontari e le autorimesse per le ambulanze. Rimangono presso la sede di Via F.lli Bandiera la Presidenza e due ambulanze a disposizione del 118 per le emergenze del centro e zona ovest della città.
La sede storica di Croce Bianca è lo splendido Palazzo Gaifami, patrimonio dell’Associazione dal 1941. Croce Bianca acquista Palazzo Gaifami in via F.lli Bandiera 22, per 350.000 Lire, grazie al finanziamento del CAB e alla vendita di titoli di proprietà. Con l’imponente scalone d’ingresso ed i meravigliosi soffitti del primo piano decorati dal Carloni nel Salone e nelle stanze della Presidenza e della Segreteria, essa rappresenta ormai una proprietà irrinunciabile che viene sempre molto apprezzata durante i numerosi incontri ufficiali e di rappresentanza che si svolgono durante tutto l’anno.
Finché la generosità dei bresciani permetterà il sereno svolgimento dei servizi ed il suo sostentamento economico, Croce Bianca resterà saldamente ancorata alla storia che questo Palazzo rappresenta.